CODICE FISCALE : 95043140581 – P.IVA : 13905171008
Sezione BIOMETEO
Idroclimatologia e chimica quantistica https://www.cirps.it/en/biometeo-sectio
Coordinatore: Vincenzo Valenzi ,
Con Ippocrate e la sua opera Dell’Acqua dei Luoghi e dei Venti nasce la Medicina Moderna che ha avuto nella Climatoterapia e nelle Cure Termali uno dei pilastri della cura e della prevenzione delle malattie https://www.cimb.me/ricerche-idroclimatologiche.html .
Lo sviluppo del mezzo farmaceutico, dall’acido acetil salicilico del chimico risorgimentale di Scilla Raffaele Piria, alla Pennicillina e infine alla Streptomicina che ha sconfitto la tubercolosi, ha segnato la decadenza della Climatologia Medica e delle stesse Cure Termali, vittime della velocità e della potenza della cura farmacologica che ha dimostrato di avere dei limiti a luno termine, come il problema della resistemza ai farmaci e ali antibiotici in particolare, nel trattamento di certe malattie. Allo stesso l’imporsi di nuovi modelli scientifici statistici che richiedono grandi investimenti e nel caso di mezzi complessi di cura come la climatoterapia e le cure termali, nuove intense ricerche fondamentali di base e cliniche, che interpretino effetti terapeutici persistenti (seguiti da milioni di persone anziane che ritornano alle fonti delle cure), nel progressivo indebolimento del prestigio scientifico di acque, fanghi, climi etc che hanno visto progressivamente appannato il loro fascino sulla classe medica e sulla popolazione che di fatto, progressivamente, va abbandonando centri climatici e termali. https://www.vglobale.it/?s=climatoterapia
La corsa all’industrializzazione si è rallentata (oggi anche quella elettrica EV) e la percezione dei danni sull’ambiente e sulla salute sono cresciuti nella pubblica opinione e nel mondo legislativo e grandi programmi di Transizione Ecologica sono stati varati in Europa e nel Mondo intero, nel tentativo di ridurre l’impatto ambientale sulla salute e sul clima globale.
In questo senso, il cambio di paradigma necessario è quello in cui si dimostra che sebbene le condizioni climatiche e ambientali siano dannose per la salute, esistono anche condizioni climatiche e ambientali adeguate che contribuiscono a migliorare e la salute e/o a favorire l’evoluzione favorevole di certe malattie.
L’Attualità scientifica e sanitaria della Climatoterapia viene rilanciata negli anni Ottanta-Novanta da due gruppi indipendenti, in Francia Hassan Razzouk che a Briançon promosse una rete di 10 cliniche private con scuole d’infanzia e liceo climatico per il trattamento delle allergie e dell’asma dell’infanzia e dell’adulto
e sui Carpazi ucraini da Vadym Berevzosky che studia gli effetti del clima urbano sulla salute dei bambini comparato con il clima montano con una prevalenza di malattie nell’area urbana di Kiev un centinaio di volte superiore a quella dell’infanzia sugli altipiani del Centro Asia https://www.iiimb.me/files/07-Valenzi_-et-coll-COHERENCE2020.pdf .
Sui Carpazi Berevzosky osservò (comunicazione personale), anche come quel clima montano sia capace di potenziare le difese immunitarie dei pazienti colpiti da tubercolosi resistente ai farmaci con la risoluzione della malattia.
Osservazione che meriterebbe altri studi visto il ritorno della tubercolosi che nei paesi emergenti è ancora ben presente.
Nello stesso periodo a Roma a margine del movimento ecologista scientifico, il gruppo della Sapienza di Massimo Scalia sviluppo lo Ions Meter che consente di misurare in modo ripetibile e affidabile la ionizzazione dall’aria, parametro che appare collegato alle proprietà terapeutiche dei climi e delle acque (vedi rassega di Scalia Valenzi e alt http://ibb.kpi.ua/article/view/140255
Nell’ambito dello studio sugli effetti della ionizzazione dell’aria viene sviluppato un dispositivo di misura degli effetti biologici dei ioni negativi e positivi atmosferici l’APEC .
Un ampio studio fu effettuato a Pietracupa sull’Appennino molisano in contemporanea con una ricerca condotta dal gruppo dei prof. Pasquale Avino e Luca Lepore, con un primo tentativo di valutare gli effetti della chimica dell’atmosfera https://www.cimb.me/files/06-inquinamento-rosso.png
Di rilievo si osservò come le note e storiche proprietà climatoterapiche di Pietracupa sul dolore cronico, fossero efficaci su colleghi e villeggianti, che vivevano a Roma, forse spiegabili anche alla luce della prevalenza di ioni negativi nelle misure effettuate in quel periodo, una sorta di ionoterapia naturale https://www.lafeltrinelli.it/ioni-aerei-salute-umana-libro-vari/e/9788868320058
Gli effetti bioelettrici dei climi appaiono misurabili anche con uno speciale tester sviluppato da Reinhold Voll, potrebbero rendere conto della capacità terapeutica sul dolore e sul performance status del clima di Pietracupa e di altri climi terapeutici.
Un programma di ricerche fu varato in una località climatica speciale vicino Roma il 30 Novembre 2019, in un convegno di grande partecipazione e di grande speranza che rilanciava la potenza climatoterapica di Poli che sconfisse la Peste del Seicento e supportò i vicini di Palestrina, che concessero ai polesi la cittadinanza onoraria a vita. Lo intuì anche il grande manager Mario Spallone che vi costruì Villa Luana, che evidenziò la Potenza terapeutica del clima polese avverso al COVID-19, come ai tempi della Peste, come emerso dai dati grezzi sulla morbilità e mortalità da Covid negli ospiti della Clinica Polese https://www.cimb.me/files/Convegno-Poli-30-novembre-rapporto.pdf .
Gli atti del convegno restano una pietra miliare per le ricerche climatoterapiche che lungo i mari, le colline e le reti montuose italiane ed europee, potrebbero allentare la pressione antropica su decine di milioni di persone affette da patologie croniche allergiche, infettive, integrate ai moderni sistemi di cura come fece mirabilmente Hassan Razzouk a Briançon, https://www.lindipendente.online/2024/09/03/la-qualita-dellaria-delle-citta-italiane-e-tra-le-peggiori-di-tutta-europa/
Un grande passato con un incerto futuro, che richiede intensi studi teorici biochimico quantistici, chimico fisici dell’atmosfera locale e cosmica , cronobiologici, che possano chiarire i meccanismi delle storiche (e attuali come abbiamo visto) capacità terapeutiche di molti climi locali, associati a studi controllati comparati tra climi terapeutici e climi urbani, si da orientare il rilancio dei centri climatoterapici ancora attivi che vanno verificati dai necessari studi di rivalidazione delle proprietà climatoterapiche.
Un contributo strategico alla Salute Pubblica e ai settori più deboli e predisposti a malattie croniche, dalle Multi Sensibilità Chimiche, alle malattie respiratorie croniche , osteoarticolari ecc, associato al rilancio delle aree marine collinari e montane sempre più abbandonate e spopolate, a danno delle aree urbane sempre più affollate e poco vivibili https://www.economist.com/europe/2024/06/20/why-southern-europeans-will-soon-be-the-longest-lived-people-in-the-world
Su questa via si è speso il fondatore di questa Sezione, il prof. Massimo Scalia che ci guiderà dall’alto, ispirandoci a nuove conquiste scientifiche e sociali indispensabili al nostro tempo.
SOME LINE FOR R&D TECHNOLOGIES OF COHERENCE AND BIOCOMPATIBILITY
On the way of transfer results from Advanced and Space Research to daily life, we need a large LOOK AND SEE and many others RCT of validation and certification of progress in the domain of ecological transition that find the core in BIOCOMPATIBILITY of process and product (air, water, food, cosmetics, drapery,leather, ecc.)
The implementation of complex theory and TECHNOLOGIES of Coherence in biological systems could support industrial processes versus ECOLOGICAL TRANSITION and a better relationship between Man and his Climate/Environment
Composizione della Sezione
Coordinatore: MD Vincenzo Valenzi Director department of Integrative Medicine & Biophysics Uuifeder
Membri Associati:
Luigi Campanella Dep. Of Chemistry Rome La Sapienza University
Guseppe Vitiello Honorary Prof. Dip. di Fisica “E.R.Caianiello” Uni. Salerno
Odoardo Calamai LNF-INFN Frascati
Pasquale Avino Chemistry Molise University
Massimo Sperini Docente Bioelettromagnetismo Tor Vergata Rome
Collaboratori Esterni
Konstantin Aptykin MD PHD Kiev
N’cho Assandé – Researcher Abidjan Costa D’Avorio
Eric Chavez Agrarian University -La Molina Perù
Nouri Gharbi Pnenumologe VI University Paris, President Association Respir International
Madan Thangavelu Molecular Genomics Cambridge UK
Paolo Manzelli Chimico Teorico Università di Firenze
Germaine Cornilessen Chronobiological Center “F.Halberg” Minneapolis
Svetlana Von Gratowsky Institute of Radiophysics RAS Moscow
Victor Koledov Institute of Radiophysics RAS Moscow
Jerome Benveniste Former ESA Frascati
Boris Vladimirsky CAO Sinferople
Svetlana Roghaceva Chemistry Saratov University
Maria Cristina Lucchetta PHD Idrologia Medica DMI&B Unifeder
Josephine Campanella MD Sez. Idroclimatologia Medica DMI&B Unifeder
Albina Pisani MD Sez. Idroclimatologia Medica DMI&B Unifeder
Gabriella Belisario Barberini Biologyst Rome
Francesca Pulcini esperta in divulgazione scientifica, Edizioni Andromeda srl
Roberto Maglione Ingegnere Studioso energetica dell’atmosfera.
Pedro Damata Istituto di Immunoallergologia Università di Lisbona
Salvatore Oliverio Direttore dipartimento di Scienze Osteopatiche Università ISFOA-M.C.U. CH
http://www.worldnuclearreport.org
1994-2024 30 ANNI DI RICERCHE PER IL RILANCIO DELLA CLIMATOTERAPIA DA BRIANCON A MISURINA
DA PIETRACUPA E POLI AL CCCT ALTA CALABRIA ECC.
https://www.cimb.me/ricerche-idroclimatologiche.html
https://www.vglobale.it/?s=climatoterapia
VERSO UN PROGETTO EUROPEO PER IL RILANCIO DELLA CLIMATOTERAPIA
https://www.iiimb.me/files/07-VADYM_A_BRIANCON_CEMBREU2014_12_15_rw_projet_europeen_recherche–2-.pdf
https://www.cimb.me/files/—91-N-GARBI–ON-RAZZOUK-WORK–ON-CLIMATOTERAPY.pdf
ATTI CONVEGNO DI POLI 30 11 2019
https://www.cimb.me/files/01-POLI-abstract-convegno-30-novembre-climatoterapia.pdf
Senza ossigeno: la chiusura del centro per asmatici di Misurina https://thebottomup.it/2024/01/10/chiusura-centro-asmatici-misurina/
IL MANIFESTO DELLA CLIMATOTERAPIA NELLA STRATEGIA PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE
Vincenzo Valenzi, Nouri Gharbi, Vadym Berevzosky
https://www.cimb.me/files/09-MANIFESTO-DELLA-CLIMATOTERAPIA-POLI-Prof.-Valenzi.pdf
Can MEDICAL HYDROCLIMATOLOGY still be a primary tool for the prevention and integrated therapy of chronic diseases and urban pollution? https://www.vglobale.it/?s=climatoterapia
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Sesto Incontro Scientifico del Cembreu
Briançon (F) 29-31 marzo 2007
Controversie sul rapporto tra qualità dell’aria e salute:
il caso del particolato
V.I. Valenzi!, A. Pisani!, L. Lepore!, P. Avino! “,A. Perrone4 M.V. Russo! #,
! Cattedra di Biometeorologia e Medicna Spaziale Università Ludes di Lugano (CH)
” Ispesl Roma
# Cattedra di Chimica Analitica Università di Campobasso
4 Cattedra di Fisiopatologia Respiratoria Università di Roma “La Sapienza”
Le concentrazioni PTS e degli altri inquinanti (idrogeno solforato, benzene, pesticidi,ecc.) riportati nella ricerca condotta dalla Cattedra di Chimica Analitica del prof. M.V. Russo sulla qualità dell’aria a CB e dintorni sono da considerare valori all’interno della soglia di protezione della salute pubblica, benché in alcuni periodi si sia riscontrato per S. Polo Matese e per lo stesso Campitello livelli di PTS rilevanti 50-60 μg/m#, e 35 μg/m# per Campitello Matese (zona notoriamente esente da fattori di inquinamento industriale e auto veicolare significativi).
La provenienza di quote importanti di tali PTS è da attribuire alle piante ed alla notevole presenza di strade non pavimentate.
I dati per essere interpretati dal punto di vista epidemiologico e tossicologico vanno inquadrati nell’ambito dei dati epidemiologici disponibili e dello stato delle conoscenze sugli effetti sulla salute delle polveri sospese e degli altri inquinanti.
Le conclusioni in materia non sono univoche e numerosi e non del tutto chiariti sono i fattori coinvolti nel meccanismo con cui l’esposizione ad agenti inquinanti contribuisca alla genesi ed all’aggravamento delle patologie cardiorespiratorie, metaboliche e neoplastiche.
In un recente rapporto dell’OMS “Healt aspects of air pollution with particulate matter, Ozone and nitrogen dioxide” del 15 gennaio 2003 sono state riviste le linee guida dell’OMS emanate nel 1996.
Il rapporto ha sviluppato l’analisi di centinaia di studi con l’obiettivo di rispondere ad alcune
domande rimaste ancora senza una risposta definitiva. In particolar i livelli di esposizione agli inquinanti, gli eventuali effetti tossici, di per sé, diretti e indiretti degli stessi. Nel caso delle PM quali caratteristiche chimiche e fisiche sono responsabili degli effetti sulla salute; quali interazione tra inquinanti; quali differenze negli studi tra le concentrazioni e gli effetti sulla salute; quali sarebbero le fonti critiche di inquinamento responsabili degli effetti sulla salute.
Molte domande con risposte ad oggi contraddittorie se non divergenti che emergono dalle scelte delle amministrazioni locali italiane ed internazionali. A tal fine può essere utile segnalare i differenti livelli PM ammessi in Utath, in Messico, ed a Londra da una rapida navigazione in Internet:
In Utath l’esposizione annuale alle concentrazioni di 140 μg/m3 darebbe effetti possibili, mentre a 350 μg/m3 effetti verosimili sulla riduzione della funzione polmonare; con un incremento di mortalità a 350 μg/m3 possibile, mentre solo a 600 μg/m3 tale incremento sarebbe verosimile.
Nella valutazione delle fonti di PTS essi inseriscono oltre alle fonti antropogeniche anche sabbia (da noi del Sahara), strade non pavimentate ecc.
A Mexico City invece le autorità locali considerano soddisfacenti livelli di PM10 di 150 μg/m3 (equivalenti a 100 IMECA air quality index units), non soddisfacenti tra 100 e 150 IMECA , cattiva qualità dell’aria tra 150 e 200 IMECA ,molto cattiva tra 200 e 250.
Il governo Inglese ha indicato per Londra l’obiettivo di qualità di 50 μg/m3 nelle 24 ore. In Italia dal 1 gennaio 2005 per il PM10 il valore limite per la protezione della salute umana è di 40 μg/m3 .
Per quanto concerne il ruolo del PTS è emersa l’importanza dei differenti componenti che di luogo in luogo e di periodo in periodo lo costituiscono. Studi sperimentali su animali hanno mostrato che sia la componente grezza che la frazione ultrafine del PTS inducono effetti sulla salute. La frazione grezza (coarse) del PM può essere più potente nell’indurre infiammazioni delle piccole componenti, a causa della differenti composizioni chimiche, Mentre è stato dimostrato che le particelle ultrafini inalate passano nel circolo sanguino partecipando ai processi trombotici.
Le basi molecolari e fisiopatologiche per i vari effetti indotti dal PM sul sistema cardiovascolare sono largamente sconosciuti.
Dati conclusivi non ne esistono anche in relazione alla variabilità della risposta individuale
all’esposizione ed al le condizioni di contorno ambientale che determinano l’interazione globale tra ambiente complessivo e salute umana.
Per quanto concerne l’influenza dell’inquinamento atmosferico sull’apparato respiratorio, si può affermare che nella BPCO il danno polmonare è dovuto all’azione nociva dei fattori esogeni, strettamente correlata con una suscettibilità genetica, che innesca una risposta infiammatoria. I responsabili di questo processo sono neutrofili, macrofagi e linfociti CD8+, nonché vari mediatori chimici dell’infiammazione liberati da molti tipi di cellule delle vie respiratorie: leucotrieni D4 (LTD4) e B4 (LTB4), dotati di una potente azione chemiotattica per i neutrofili, specie reattive dell’ossigeno, endotelina-1, chemochine e citochine proinfiammatorie quali IL-8 e IL-5.
Sul piano tossicologico ed in particolare con riferimento all’azione irritante e tossica sull’apparato respiratorio analizzando i dati prodotti dal presente rapporto, viene rilevato come da un confronto con un’area urbana si nota come la qualità dell’aria del Molise centrale e di Campobasso sia favorevole per la salute dei residenti a confronto con quelli di Roma (nonostante la rigidità degli inverni e che è uno dei fattori di rischio per malattie respiratorie).
Dati epidemiologici grezzi indicano un riduzione ad un terzo dell’incidenza di BPCO nell’area centro-molisana rispetto a Roma, in modo quasi speculare a quanto rilevato in uno studio francese che comparava le percentuali di malattie croniche respiratorie tra Briançon (centro di climatoterapia alpino francese a 1300 mslm con altre metropoli francesi).
Si è trovato come i dati del Molise Centrale, nel 1998, hanno registrato 344 ricoveri di soggetti affetti da BPCO, per un tasso di ospedalizzazione di 2,6/1.000 residenti a fronte dei dati dell’area di Roma dove nello stesso anno, secondo le stime rese disponibili dall’Agenzia di Salute Pubblica della Regione Lazio, le ospedalizzazioni per BPCO sono state 5.614 in regime di ricovero ospedaliere e 10.846 in day hospital, per un totale di 16.460 ricoveri con tasso di ospedalizzazione di 6,2 pazienti per 1.000 residenti.
I dati sopra citati evidenziano come la domanda di assistenza medico-ospedaliera per le BPCO sia maggiore nell’area di Roma.
Tenuto conto che la popolazione romana è in media più giovane di quella del Molise Centrale, questi dati sono ancor più significativi. Infatti nel comune di Roma solo il 17,8 % della popolazione ha oltre 65 anni di età, contro il 21,4 % degli appartenenti alla giurisdizione della ASL “Centro Molise” di Campobasso (ISTAT 2000).
I dati esposti tendono a confermare quanto rilevato nel rapporto dell’OMS indicante come in dei bambini, il cambiamento di ambiente con livelli di PM10 più bassi è associato ad un miglioramento della funzione polmonare mentre lo spostamento in un ambiente con un livello di PM10 più alto è stato associato con un peggioramento della funzione polmonare .
In conclusione si può affermare che la qualità dell’aria nelle zone studiate è accettabile ed in alcuni zone potrebbe essere indicata per la prevenzione delle patologie da inquinamento atmosferico.
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