[di Giorgio Balestra, docente di Strategie Ecosostenibili nella Protezione delle Colture Agrarie e di Biotecnologie Fitopatologiche Agroindustriali all’Università della Tuscia]
Madre Natura, così affaccendata a difendere e preservare il suo operato, osservando quanto stava accadendo nel mondo, decise di rivolgersi all’essere umano. “Non c’è un pianeta B”, scandivano milioni di giovani nelle piazze di tutto il mondo, ma il cuore degli adulti restava chiuso. Troppa fretta per fermarsi ad analizzare le conseguenze dei propri comportamenti. Troppa lentezza mentale per programmare davvero un cambiamento.
“Cara umanità – disse allora Madre Natura – non so se questo potrà servirti, non voglio nemmeno sapere qual è il tuo pensiero: siediti ed ascoltami, è giunto il momento di dirti cosa penso di te. Da oltre un secolo stai trascurando l’equa distribuzione delle risorse sulla Terra, la difesa dei diritti fondamentali della persona, l’istruzione, la salute e, con la globalizzazione e la rivoluzione tecnologica, hai massimizzato il tuo profitto rompendo l’equilibrio della tua comunità, determinando un distacco profondo tra le generazioni.
L’insensata urbanizzazione, la deforestazione con la tua altrettanto insensata vicinanza agli animali selvatici, che fungono da serbatoi biologici, hanno distrutto o alterato moltissimi dei miei ecosistemi, determinando sempre più frequentemente il passaggio di parassiti da animali selvatici a te. Allo stesso tempo, stai distruggendo la mia essenza, la grande biodiversità di cui andavo fiera, capace di creare una barriera per molte delle malattie di cui ti lamenti.
L’importanza della bellezza
Sei l’unico essere vivente, in tutto il creato, a non rendersi conto della sua bellezza e della sua importanza per la tua sopravvivenza.
Gli animali si muovono alla ricerca di energia, ma sanno cosa fare per vivere e sopravvivere, rispettando gli ambienti dove nascono, crescono e si riproducono.
Le piante sono ferme, o almeno così ti sembra: all’aria non si toccano, ma le loro radici rimangono abbracciate nel tempo. Allo stesso modo, l’energia e l’impegno di ognuno di voi dovrebbero essere protesi ad aiutare il prossimo. Sei l’unico essere vivente a non aver cura di quanto ti ho donato.
Le catastrofi sono procurate
Le catastrofi naturali di cui ti lamenti richiedono un cambio di mentalità; devi abbandonare la logica del puro consumismo e promuovere il rispetto della creazione. Maggiore è l’inquinamento che determini, maggiori saranno le tue sofferenze ed il danno al creato. Sono decenni che sversi senza cura veleni nei mari, nei fiumi, nei laghi ed ora le bare di uomini e donne come te, morti per l’epidemia di Covid-19 senza il conforto di chi li amava, vengono calate in fosse comuni.
Devi avere il coraggio di riconoscerti vulnerabile, indipendentemente dal tuo ceto sociale, dalla pigmentazione della tua epidermide, dalla tua origine. È un’implicazione della tua stessa natura biologica la fragilità, ma non vuoi o fai finta di non accettarla. Non hai scelta però: devi ripensare profondamente il tuo essere.
“Sei mio ospite, ricordalo”
Devi capire, una volta per tutte, che quello che tu chiami sviluppo non è semplicemente crescita economica. Uno sviluppo sostenibile significa crescere in civiltà e nella cultura del rispetto per dove vivi. Da millenni sei mio ospite, non dimenticartelo mai.
Ancora non capisci che di fronte a questi microrganismi (virus, batteri, funghi) siete tutti, ma proprio tutti, uguali. Maggiore è l’inquinamento, maggiore è la loro diffusione. Pandemie come quelle da Ebola si sono verificate per la perdita di biodiversità, di foreste, a causa dei tuoi interessi (gas, petrolio); niente di nuovo, tutti i microrganismi hanno bisogno di ‘qualcosa’ per diffondersi, ma tu fai finta di niente.
Cerchi sempre e comunque un colpevole altrove, hai bisogno di accusare qualcun altro: sei veramente piccolo, cinico a dispetto di tutti i danni che continui a determinare, scordandoti che sarai mio ospite solo e soltanto fino a quando te lo permetterò.
Sulle piante, dal 2008, una pandemia nota come la batteriosi dell’actinidia si è diffusa in 3 anni in tutto il mondo; piante e polline infetti da un batterio, apparentemente sani, li hai trasportati ovunque ed hai determinato centinaia di milioni di danni e perdite ovunque. Poi però, con i tanti sforzi e risultati prodotti dalla ricerca scientifica pubblica, soprattutto italiana, hai iniziato a capire cosa fare ed hai iniziato a convivere con questo microrganismo.
E il Covid-19? L’indifferenza lo favorisce
Con questo Covid-19 su di te come ti sei comportato? Sei stato rapidissimo, 3 mesi e lo hai diffuso in tutto il mondo.
Un microrganismo sulle piante ha determinato milioni di danni, un microrganismo su di te ha determinato migliaia di vittime e miliardi di danni; tu, essere umano, nella tua piccolezza, continui a spargere il seme dell’indifferenza e dell’ignoranza.
A differenza degli altri esseri viventi, ti ritieni intelligente, ma non lo sei; non sei in grado di risolvere i problemi che tu stesso crei. Una pianta, come un animale, non possono fare molto per estinguersi: invece tu sei sempre più in grado di creare le possibilità per la tua estinzione.
Ti ritieni superiore agli altri esseri viventi perché intelligente, ma l’evoluzione, come ti ha detto un tuo simile (Darwin), premia il più adatto, non il migliore e quindi, quando causi certi problemi, non serve lamentarsi, ma capire come conviverci.
Come su di te, differenti piante che coltivi (grano, patata, castagno, actinidia), nel tempo sono state colpite da microrganismi capaci di creare delle pandemie impressionanti. E tu cosa hai imparato da questo? Ti credi intelligente ma dimostri ancora una volta di non capire.
Senza piante tu morirai
Qualsiasi specie vivente, entrando in contatto con un ‘nuovo’ microrganismo, può subire gravi danni. Tutti i microrganismi si muovono con te, grazie a te, ma soprattutto per colpa tua; sono difficili da controllare e bastano pochi errori per vanificare gli sforzi fatti per contenerli.
I microrganismi di cui ti lamenti possono essere buoni o cattivi, ma le loro interazioni con qualsiasi organismo vivente, in ogni sistema biologico, sono molto complesse e, se ancora non ti fosse chiaro, per risolvere e limitare in futuro i danni che possono provocare a te, come a tutto il creato, devi affidarti alla ricerca scientifica, non al tuo egoismo.
Le piante che ti ho donato sono la base della tua vita, del tuo ossigeno, della tua catena alimentare, delle medicine per curarti; non puoi immaginarti in un creato senza piante e da loro devi prendere esempio, a maggior ragione in questo 2020 (Anno Mondiale per la Salute delle Piante). Utilizza al meglio le risorse che ti ho messo a disposizione, diffondi conoscenza tra i tuoi simili ed applica gli strumenti necessari per salvaguardare questo pianeta.
Sei mio ospite, ricordatelo”.
13 giugno 2020
Articolo originale pubblicato su www.strisciarossa.it
“You are my guest”. Mother Nature’s Lesson to Mankind
[by Prof. Giorgio M. Balestra, University of Tuscia, DAFNE – Sustainable Plant Protection Strategies of Crops Agro-Industrial Phytopathological Biotechnology]
Mother Nature, so engrossed in defending and preserving her own work, observed what was happening to the Earth and decided to turn her attentions to human beings. “There’s no Planet B”, millions of young people shouted, filling up squares with their protests around the globe, but the ears of previous generations remained shut. There was too much of a rush around urban cities to pause and reflect on the consequences of our own behaviors, or perhaps too much mental ineptitude to formulate a viable change of program.
“Dear humanity,” so spoke Mother Nature, “I do not know if this may help you, and I do not even need to know what your opinions may be: just sit and listen to me. The moment has come to inform you of what I think of you. For centuries you have been disturbing the equal distribution of my natural resources; mishandling the fundamental human rights of all peoples and mishandling health and safety measures. With the advance of globalization and technology, you have maximized your personal profit but subsequently caused a breakage in the balance between communities and generations. Your senselessly speedy urbanization and ignorant deforestation – not taking into consideration the effect on wild animal life – have destroyed or altered plenty natural ecosystems and facilitated the passage of diseases from wild animal to humans. At the same time, you are slowly killing my existence. The great biodiversity of which I was so proud is shrinking, capable of creating the barriers between the many diseases you so complain about.”
The Importance of Beauty
“You are the only living being, in all creation, to not recognize beauty and the importance of its survival.
Animals move in search of energy sources, but they know what to do to live and survive respecting their native environment where they grow and reproduce.
Whereas plants are stationary, or so it seems: in the air they do not touch each other, but their roots remain intertwined supporting one another for ages.
In the same way, the energy and efforts of each of you should be in order to help the next. You are the only living being to not care to preserve the things I have given.”
The Purpose of Catastrophes
“The occurring natural disasters need to be seen with a different perspective. You need to abandon the rationalization of your pure consumerism and promote the process of creation. The more pollution that is created, the greater the problems and disasters that will occur. Decades have passed where toxic waste and poisons have been leaked into oceans, rivers, and lakes. And now, thousands of deceased men and women due to COVID-19 are being lowered in communal ditches, without the comfort of their loved ones.
You need to have the courage to recognize your own vulnerability to the Earth’s powers, separate from your own social decrees, separate from the color of your skin or your origins. Fragility is an implication of your own natural biology, whether you accept it or not. You cannot ignore the power of your environment’s effects on you. “
“You are my guest, remember that.”
“When discussing ‘development’, so much more than simply economic growth must be taken into consideration. Sustainable development requires maturity in civility and culture and, most importantly, learning to respect where you live. For millennia, you have been my guest, do not ever forget that.
Still perhaps you cannot comprehend that in front of microorganisms (viruses, bacteria, fungi), you are all the same. The greater the pollution, the greater their spread. Pandemics such as Ebola have developed due to a loss of biodiversity, of deforestation, for the purpose of gas and petrol expenditure. All microorganisms require a mode of transport to diffuse, and this crossing over of habitats to exploit resources gives them a free ride.
It is pointless to continue searching for someone else to blame. Regardless of your small size, the effects of your damages to earth that you continue to commit will only be tolerated for as long as I permit.
Since 2008, plants have suffered a pandemic known as kiwifruit bacterial canker. In three years, it has spread across the globe. Plants and infected pollen that may seem healthy have been transported across nations and spread this bacterium causing major losses in crops and damages to plant health. However, with many efforts in public scientific research fields, especially in Italy, you have begun to understand what to do and how to cohabit with this microorganism.”
And COVID-19?
“And with COVID-19 reaching humans, how have you behaved? Impressively quickly you have managed to spread it globally in just three months. After seeing a microorganism on plants having the power to determine the damage to millions of plants globally, here a microorganism on you has behaved the same, swiftly taking the lives of thousands of victims. It is this show of ignorance and indifference that facilitates the diffusion of deadly microorganisms across living beings. However intelligent you may think you are, you are still unable to resolve the problems you yourself have created. A plant, like an animal, cannot do much to cause its own death, but humans seem to be experts in increasing the probability of their own extinction.
Although you believe yourself to be seated comfortably atop the food chain because of your more developed brain, you must not forget, as one of your own has taught you (Darwin), that evolution serves the most adept, not the best. So, in response to natural disasters that occur, it is no use complaining, but instead learning how to cohabit and adapt with changes.
Just as you have observed multiple plants that you harvest (grain, potatoes, chestnuts, actinidia) adapt to their own serve of microorganisms over time, did you not learn anything from that? No matter how intelligent you claim yourself to be, you prove once more that you do not understand.”
Without Plants, You Will Die.
“Any living being that comes into contact with a ‘new’ microorganism, can suffer great indemnities. All microorganisms move with you, thanks to you, but mostly, because of you. Undoubtedly it is very difficult to control, and small errors are great enough to annul any efforts to maintain them.
However, these microorganisms can be either good or bad, but their interactions with any living organisms, in any ecological system, are very complex and, if it is still not clear enough, to limit additional damages to the environment, you need to trust and listen to the advice of dedicated scientific research, and not your egotism.
The plants I have gifted you are the foundation of your life, of your oxygen, your food chain, your medicine. You cannot imagine an ecosystem without plants, and you must look to them for example especially this year, 2020 (World Year for Plant Health). Use your resources to the best of their ability, share your knowledge with your peers and apply without hesitation and with sustained commitment the tools you can to protect this planet.
You are my guest, remember that.”
Translation by Dalia Impiglia