DISABILITA’ E SOSTENIBILITA’

SEZIONE “Disabilità e Sostenibilità”, Centro Interuniversitario di Ricerca Per lo Sviluppo
sostenibile (CIRPS)

Non tutti possono diventare insegnanti, politici, ingegneri, diplomatici, medici, piloti, camionisti,
poliziotti; nessuno è però esente dalla possibilità di nascere o diventare disabile.
In una nazione che ha come principio costituzionale l’eguaglianza tra tutti i cittadini, è dovere etico
ed interesse della Società migliorare le condizioni di vita dei disabili, attuando quanto scritto nella
nostra Costituzione.
Con la sua Sezione Disabilità, Il CIRPS intende fornire un contributo accademico di ricerca e di
alta formazione, ma anche di consulenza industriale, economica, medica, legale e sociale, al fine
di sviluppare progetti tesi a migliorare le condizioni di vita del disabile.
L’attività propria della Sezione, e quella svolta in collaborazione con altre Sezioni del Centro e con
Istituzioni ed Enti esterni, anche a livello europeo ed internazionale, ha come punti centrali lo
studio economico, sociale e tecnologico. Questo approccio, in collegamento con l’analisi di tutte gli
altri aspetti coinvolti nella popolazione interessata, intende fornire contributi operativi ed innovativi
utili a migliorare le condizioni di vita -individuali e collettive-  del disabile.
È da sottolineare che non appare affatto scontato che le attività di cui sopra comportino costi
aggiuntivi per le casse dello Stato. A tale proposito, il CIRPS ha coniato un termine significativo per
definire i nuovi possibili scenari: la D-Economy, Disability Economy. Esplorandola, anche solo nei
suoi primi contorni, il CIRPS dimostra che può essere creata una nuova branca dell’economia,
capace di far crescere il PIL nazionale fino a 3-4 punti percentuali.
E non va trascurata la considerazione che mettere al centro della società anche il disabile (4
milioni di individui in Italia e 87 milioni nella UE) comporta un miglioramento decisivo a livello
individuale e collettivo della qualità della vita dell’intera Società.

MEMBRI DELLA SEZIONE

Coordinatore: Dr. Marco Cucchiarelli

–       Luigi MANSI

–       Vincenzo NASO

–       Andrea MICANGELI

–       Marco BOZZETTI

PROGRAMMI AVVIATI
Il CIRPS-Centro Interuniversitario di Ricerca Per lo Sviluppo sostenibile (www.cirps.it) è un Ente di Ricerca creato sulla base del DPR 382/1980 e seguenti. In particolare, all’art. 91, il DPR prevede
che gli Atenei italiani possano costituire Centri di ricerca interuniversitari, quali strumenti di
collaborazione scientifica tra docenti di Università diverse o sedi di servizi scientifici utilizzati da
più Università.
Il Centro nasce nel 1988 ed ha avuto come Sede amministrativa La SAPIENZA Università di Roma
fino al 2014; dal 2015 la Sede amministrativa è presso l’Università eCAMPUS. Attualmente le
Università convenzionate sono 8; ad esse si aggiungono docenti di altri 16 Atenei italiani Associati al CIRPS. I professori, ricercatori ed esperti aderenti al CIRPS, tra Membri Ordinari e Associati, sono
255.
Attuando le sue finalità istituzionali, il Centro si occupa di sviluppo sostenibile e di Scienza della
sostenibilità in tutte le loro articolazioni, tecnologiche e sociali: dall’economia circolare alla
valorizzazione sostenibile del patrimonio culturale; dalle energie rinnovabili alla disabilità. Esso è
diversificato in Sezioni Tematiche e Geografiche e in Unità Autonome di Ricerca.
Il Centro svolge tutte le attività tipiche degli Enti universitari: Formazione ed Alta Formazione; Ricerca;
Fornitura di servizi scientifici e tecnologici.
Dal 2024, il Cirps ha incrementato la propria attività di studio e ricerca istituendo la Sezione Disabilità e
Sostenibilità.
Le iniziative, i progetti e le attività proposte o già poste in essere sono:

A- PROGETTI
1- Progetto Industriale-Economico: creazione di PMI con prevalente personale disabile
Il Progetto consiste nel realizzare un Testo di riferimento, che individui le azioni da attuare
per l’avvio sistematico di attività industriali e produttive in vari settori economici e sociali e
dislocate in diverse Regioni. Si pensa alla creazione di Aziende con 20/30 lavoratrici e
lavoratori, costituite per il 60% da personale con disabilità.
In Italia, come in gran parte del resto d’Europa, il disabile viene classificato come “non abile
al lavoro”, percepisce la pensione di disabilità e, per chi ne ha diritto, l’assegno per
l’accompagnamento. Ciò, ovviamente, vale anche per coloro che disabili sono diventati. La
distinzione attuale è netta e radicale: abile o non abile al lavoro; non si tiene sufficientemente
conto delle possibilità intermedie. Occorre, invece, dare sistematicamente alla persona con
disabilità la opportunità di lavorare, su base volontaria; per quello che l’individuo potrà fare e
per quanto e per come potrà lavorare. Questa iniziativa intende mettere la persona con
disabilità al centro della società, farla sentire protagonista, attiva e inserita in un contesto
lavorativo. In questo modo, il disabile potrà socializzare e non si sentirà più un peso, una
persona inutile.
Percependo la Pensione di invalidità e l’accompagno, il suo impegno in azienda sarà
retribuito in base alle ore svolte, 12 euro/ora; fatta eccezione per l’Irpef, non ci saranno
trattenute, in quanto il soggetto è già percettore di pensione di invalidità, che non sarà
modificata, così come non sarà modificato l’assegno per l’accompagnamento, ove sia erogato.
In quanto coinvolta in attività che rientrano nel mondo dell’Utilità Sociale, l’Azienda
coinvolta dovrà vedersi garantita una percentuale di successo commerciale; il resto sarà
appannaggio del mercato libero.
Comuni, Regioni, Province; Enti pubblici, Aziende Partecipate, lo stesso Stato, potranno
tenere in particolare considerazione le forniture offerte dalle Aziende di cui sopra,
compatibilmente con la legislazione in vigore e il riferimento Consip.
Pensando ad un collegamento con altro Progetto in corso di avviamento, per migliorare i
servizi per i disabili, il 30% dell’utile delle Aziende che partecipano al progetto Industria Dis
sarà utilizzato per i servizi tesi a migliorare la vivibilità, la mobilità ed i servizi per i disabili,
in una sorta di Economia di Comunione.

2- AUTOVETTURE NUOVE O MODIFICATE, STELLANTIS DIS

2-1. STELLANTIS DIS 1
In Italia vivono circa 4 milioni di disabili; in Europa 87 milioni, nel mondo 460 milioni con circa 240 milioni di persone -distribuite nei 5 continenti- costrette a vivere in carrozzina.
Nonostante i numeri così alti, le autovetture appositamente dedicate al trasporto disabili sono limitate,
soprattutto a causa dei costi di produzione molto alti. Ad oggi, le case automobilistiche non hanno pensato ad una produzione in serie di autovetture ad hoc, predisposte per il trasporto disabili. Di conseguenza, chi ha la possibilità economica compra una autovettura (ad esempio il Fiat Doblò dal costo-base di€ 22-23000), la affida ad una officina specializzata, nella quale allestitori e artigiani modificano la vettura e la allestiscono per il collaudo e la immatricolazione. Il costo di queste operazioni oscilla tra € 15.000 e 18.000. Pertanto, l’auto modificata ed immatricolata ha un costo complessivo che si avvicina a € 40.000. Ciò restringe di molto il numero di potenziali acquirenti: solo una frazione limitata di privilegiati può usufruire della vettura attrezzata.
Le principali modifiche e gli allestimenti necessari sono qui appresso indicati:
– tagliare il pianale, abbassarlo fino saldarlo allo chassis, ricreando i bordi
– modificare la parte posteriore della vettura (altrimenti fa da scalino)
– modificare la chiusura del portellone posteriore
– creare i 4 pomelli per l’ancoraggio della carrozzina
– installare lo scivolo o il sollevatore.
La nuova autovettura, così modificata, viene sottoposta alla motorizzazione civile per l’immatricolazione
come vettura specifica, dopo i test di controllo ed omologazione.
L’idea che qui si propone prevede che, nel caso di studio, Stellantis, con il proprio marchio Fiat e, nello
specifico, con il suo veicolo Fiat Doblò, crei una linea per la produzione di serie della autovettura adeguata al trasporto di disabili. Il pianale sarà stato già creato nel momento dello stampo della lamiera, per consentire l’installazione dei pomelli d’ancoraggio. I fori con i rinforzi saranno realizzati automaticamente e con il pianale viene stampata la parte posteriore della vettura per la chiusura del portellone; per ultima, si realizzerà l’installazione dello scivolo o del sollevatore.
I costi aggiuntivi dovuti alla specificità della vettura, rispetto a quella di serie, variano tra i 1.400 e i 1.600€.
Nel caso di una vettura non di lusso, come è il Doblò versione 2024, il prezzo complessivo della vettura
modificata risulta inferiore a € 22.000 (compresi i 1.500 € da spendere per le modifiche). Con un prezzo così contenuto, i potenziali acquirenti crescono in modo significativo. Si può allora ipotizzare una vendita
annuale variabile da 1,3 a 1,5 milioni di autovetture, considerando tutte le concessionarie del Gruppo
Stellantis nel mondo, presenti con i marchi Fiat, Citroen, Peugeot, Alfa Romeo, Lancia, Chrysler , Dodge; DS Automobiles, Jeep, Maserati, Opel, etc. e quindi con le loro concessionarie.
Nella proposta del CIRPS, la vettura in questione avrà un marchio proprio, con il quale potrà essere esposta in tutte le concessionarie dei vari marchi del Gruppo Stellantis e non solo nei punti vendita Fiat. Si suggerisce di chiamare la vettura STELLANTIS DIS 1.

2-2. DIS City 1

La DIS City 1 sarà una autovettura monoposto, finalizzata ad assicurare la mobilità urbana di persone con
disabilità. La vettura è totalmente elettrica e si guida senza patente, in quanto è classificabile come Scooter elettrico cabinato.
Il guidatore entra con la carrozzina dal portellone posteriore dell’autovettura, posizionandosi direttamente al posto di guida. L’apertura del portellone si aziona mediante telecomando; contemporaneamente a tale apertura, dal pianale fuoriesce lo scivolo, che consente alla carrozzina del passeggero-autista di accedere alla vettura stessa.
Una volta entrato, il guidatore in carrozzina si vede bloccare, mediante appositi dispositivi automatici, la
carrozzina stessa.
La vettura DIS City1 ha una velocità massima consentita di 25 km/h e sarà omologata ad uso esclusivo
urbano.
Oltre a rispettare le dotazioni ordinarie, la vettura che qui si propone disporrà -nella sua versione di serie-
di un sistema di sospensioni idrauliche, per assicurare l’antiribaltamento in curva. In realtà, tenuto conto
della limitata velocità massima consentita, il pericolo di ribaltamento è assai ridotto; tuttavia, essendo la
sagoma della vettura DIS City 1 alta e stretta, l’effetto vela potrebbe creare problemi e dunque un
supplemento di accortezza circa la sicurezza appare opportuno.
Aria Condizionata e autoradio saranno in dotazione.
Il costo per l’acquirente della DIS City1 non dovrà superare i 12.000 euro.

2-3. DIS City 2

La DIS City 2 è una autovettura monoposto, finalizzata ad assicurare la mobilità urbana di persone con
disabilità. È classificata come City Car da 50 cc ed ha un motore alimentato a benzina.
La vettura DIS City 2 ha una velocità massima consentita di 50 km/h e sarà omologata ad uso urbano ed
extraurbano. Oltre alle dotazioni ordinarie, avrà montato -di serie- un sistema di sospensioni idrauliche per assicurare l’antiribaltamento in curva.
Il guidatore entra con la carrozzina dal portellone posteriore dell’autovettura, posizionandosi direttamente al posto di guida. La carrozzina è bloccata da appositi dispositivi automatici. L’apertura del portellone si aziona mediante telecomando e, contemporaneamente a tale apertura, dal pianale fuoriesce lo scivolo, che consente alla carrozzina del passeggero-autista di accedere alla vettura stessa.
La guida è predisposta per l’impiego da parte dei disabili; adotta lo stesso sistema della DIS City 1, con disco al volante per l’acceleratore e freno a leva posizionato accanto al volante.
Di base, la DIS City 2 è un modello molto simile alla DIS City 1. Per la guida, infatti, adotta il sistema della
vettura DIS City 1, ma è dotato di motore endotermico a benzina. Sui lati del portellone è previsto un avviso sonoro, mentre una luce bianca posteriore illumina il veicolo per facilitare salita e discesa del guidatore in carrozzina e per avvisare delle sue manovre.
Aria Condizionata e autoradio saranno in dotazione di serie.
La DIS City 2 potrà essere guidata a partire dai 14 anni con patente AM Speciale.
A livello mondiale, la DIS City 2 si presenta come un veicolo unico ed esclusivo, offerto a milioni di persone giovani e non solo, che ad oggi, sono escluse dalla mobilità autonoma.

2-3. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

Il CIRPS non dispone, al momento, dei dati necessari per quantificare le potenzialità di mercato delle
vetture qui presentate; tuttavia, è ragionevole aspettarsi da esse un remunerativo successo.

3- Progetto STREET TALKS

Il Progetto consiste nell’organizzazione di incontri tra gli Assessori Regionali e/o Dirigenti delle Aziende
Sanitarie preposti alla Salute e/o alla Disabilità (ma anche Presidenti di Regione ed altre Autorità
competenti) con cittadini e persone che vivono il disagio della Disabilità.
I luoghi preposti saranno Parchi Pubblici o Piazze. Si tratterà di incontri diretti, denominati Street Talks;
l’utente-disabile potrà parlare con l’Assessore o con chi fa le sue veci e questi risponderà alle domande
accogliendo istanze e problematiche esposte direttamente dall’utente.
Così facendo, le Istituzioni incontrano i più fragili; un filo diretto. L’iniziativa sarà itinerante, in tutte le
Regioni d’Italia e nei capoluoghi di Provincia e città di Provincia.
Alle Autorità viene offerta l’opportunità di usufruire di una occasione positiva e politicamente conveniente, portando visibilità e consenso, che è alla base della loro azione politica.
Gli Street Talks diventeranno una vetrina politica importante, senza bandiere di partito, ma in realtà con un beneficio di immagine superiore a qualsiasi evento di campagna elettorale per il diretto interessato.
Il vero obiettivo sarà, ovviamente, la grande opportunità, offerta ai disabili, di esporre i propri problemi, le
proprie esigenze personali. Inoltre, vivendo la disabilità in prima persona, essi saranno in grado di avanzare proposte innovative, per migliorare le condizioni pratiche generali e di vivibilità quotidiana per tutti i disabili; per esigenze che, molto spesso, il politico nemmeno immagina.
L’allestimento sarà composto da 2 sedie o sgabelli, senza palco, 2 amplificatori con microfoni, un 6×3 con il Logo del CIRPS alle spalle del moderatore e dell’ospite, su una struttura smontabile, con appoggi per il sostegno di manifesti che richiamano gli eventuali Sponsor.
Il moderatore, su richiesta dell’utente, gli va incontro per assisterlo con il microfono e comunque per
agevolare la formulazione delle domande all’ospite. Un collaboratore prenderà nota delle istanze o delle
richieste avanzate, mentre l’ospite si impegnerà a dare risposte concrete immediate, ove possibile, e/o
prendere nota di casi di pratiche da tempo ferme, cosa non insolita. Infine, saranno recepiti suggerimenti e proposte di intervento per abbattere le barriere architettoniche e quant’altro rende distante e ostile la città e l’ambiente in cui il disabile vive.

4- PROGETTO LEONARDO
PREMESSA
La forza di una catena è definita dalla robustezza del suo anello più debole, la grandezza di una
civiltà di un Paese si misura sull’equità e le pari opportunità messe a disposizione di tutti i suoi
cittadini.
Senza entrare in un’analisi sociologica sul migliore dei sistemi politici possibili, in una logica che
consideri principi prioritari quelli della libertà e della uguaglianza, l’obiettivo fondamentale di una politica sociale genuinamente egualitaria deve essere quello di offrire a tutti gli individui la possibilità di raggiungere obiettivi equivalenti, pur nei limiti delle capacità e dei talenti individuali.
Essendo differenti i punti di partenza, per motivi molteplici, quali quelli legati alle dissimili
potenzialità delle persone, alle condizioni di salute, alle differenze economiche e sociali, un sistema
equo e solidale deve comunque fornire, a tutti, gli strumenti che garantiscano i diritti fondamentali,
quali quello alla istruzione, al lavoro, alla casa, alla salute, necessari per una vita dignitosa.
Tali diritti sono assicurati con difficoltà alla popolazione cui viene attribuita la definizione di
“disabile”, quella che presenta limitazioni dovute a menomazione della capacità di svolgere alcune
attività, utilizzando strumenti e modalità standard, rispetto ad un individuo appartenente alla stessa
classe di età, in possesso di quella che viene definita “normalità” somato-sensoriale, intellettiva,
psichica.
Partendo dalla constatazione che è difficile delineare i confini e i limiti della normalità e delle
limitazioni di ogni individuo, il quale, peraltro, non ha lo stesso talento in differenti campi dello
scibile (non è un “Leonardo da Vinci”) e quindi non è in grado di eccellere in differenti possibili
percorsi esistenziali, scopo di questa proposta è agire secondo tre direttive principali:
a) favorire le condizioni che permettano alla popolazione con “disabilità” di raggiungere,
per quanto possibile, il totale godimento dei diritti fondamentali;
b) potenziare i talenti dei singoli individui affetti da disabilità, favorendo le opportunità
non limitate dalla loro precipua condizione, quali la loro dimensione artistica, tecnica o
di altra natura;
c) avendo il CIRPS, promotore del progetto, come principio-guida istituzionale quello della
sostenibilità, intesa come complessiva e totale salvaguardia dell’ecosistema Terra (nel
trinomio uomo/ambiente/biosfera), con ripristino di quanto recuperabile ai fini della
tutela del futuro delle prossime generazioni, la proposta ha come premessa fondamentale
la sua attuazione secondo i criteri della sostenibilità.

4-1-INTRODUZIONE AL PROGETTO
Due tematiche socialmente e politicamente di rilievo universale sono quelle della DISABILITA’ (in
tutte le sue forme e manifestazioni) e della SOSTENIBILITA’ (anch’essa in ogni sua declinazione,
come viene inquadrata dalla Scienza della sostenibilità).
È fortemente avvertita, in linea di principio, l’esigenza di affrontare in modo sempre più incisivo e
pragmatico queste tematiche e di accrescere la sensibilità e l’attenzione dell’intera società, così che
il comportamento di ognuno in materia sia sempre più virtuoso ed efficace.
Un contributo particolare all’educazione e sensibilizzazione alle problematiche della Disabilità e
della Sostenibilità, alla loro prevenzione ed alla loro gestione, anche quotidiana, può venire da una
campagna opportunamente progettata e studiata per il coinvolgimento della maggior quantità
possibile di persone.
Uno degli strumenti da attivare è quello di ricorrere ad eventi musicali, o comunque di spettacolo,
con artisti affermati, offerti al pubblico gratuitamente (le spese saranno coperte dal contributo di
Sponsor o da fondi istituzionali finalizzati) e, quindi, presumibilmente, in grado di coinvolgere un
pubblico numeroso e variegato. Nel corso di ciascun evento, verranno brevemente, ma in modo
suggestivo e, insieme, incisivo, richiamate le tematiche della disabilità e della sostenibilità e quelle
della loro iterazione. Un breve intervento di presentazione e motivazione dell’iniziativa aprirà lo
spettacolo; un secondo passaggio, da tenere nell’intervallo, ed un saluto finale completeranno la
fase di divulgazione benemerita. Nell’ultimo intervento, oltre a salutare e ringraziare gli artisti, si
presenteranno brevemente i contenuti della brochure ad hoc preparata dal CIRPS e, non appena sarà stato definitivamente redatto, verrà illustrato il Libro Bianco della Disabilità, la cui redazione il
CIRPS sta avviando.
Parafrasando, dunque, l’idea che un talento (un “Leonardo”) è in ognuno di noi, nel contesto, verrà
anche presentato, con coinvolgimento degli artisti e dei diversi volontari che avranno dato la loro
disponibilità, il Progetto “Leonardo” che ha lo scopo di identificare, valorizzare e sviluppare i
talenti artistici, o eventualmente quelli tecnici o di altra natura, delle persone con disabilità, nei
campi non condizionati dal loro handicap. Tale progetto rappresenta il secondo step del percorso
verso l’equità, basato non solo sul ripristino di condizioni di parità nei contesti condizionati dal
deficit, ma anche sullo stimolo allo sviluppo e all’espressione dei talenti presenti nelle persone con
disabilità. In prospettiva, la proposta è, allora, quella di creare una “Accademia” che permetta di far
crescere le potenzialità artistiche (canto, musica, recitazione, scrittura, arti visive, etc.) o quelle
tecniche delle persone affette da disabilità.
4-2-L’IDEA-BASE DEL PROGETTO
È sempre più sentita l’esigenza di diffondere la cultura e far crescere la sensibilità verso le
problematiche della disabilità. Altrettanto sentite sono le tematiche inerenti al clima e ai suoi
cambiamenti dovuti a cause antropiche.
Due aree disciplinari critiche: la DISABILITA’ e la SOSTENIBILITA’. Esse riguardano due
problematiche apparentemente distinte e distanti. In realtà, nella visione del CIRPS, esse sono non
solo contigue, ma anzi devono essere gestite in modalità integrata: non si può affrontare
compiutamente e risolvere, sia pur gradualmente, le criticità che la Disabilità comporta, senza tener
conto delle prescrizioni che la Sostenibilità comporta relativamente alle tecnologie da adottare.
Le Istituzioni, la società civile, molti Enti affrontano la sfida di diffondere la cultura e la sensibilità
per queste problematiche; ma, in generale, per fare ciò si ricorre allo svolgimento di Convegni,
Seminari o eventi simili, sostanzialmente rivolti agli addetti ai lavori, con un pubblico quasi
inesistente.
Uno dei possibili strumenti alternativi per accrescere l’attenzione per le due tematiche -viste come
un unicum- può essere il coinvolgimento del ”pubblico” in eventi attraenti in sé, ad esempio
concerti o altri spettacoli. Questi eventi, COME SI DICEVA, gratuitamente offerti al pubblico (la
cui partecipazione verrà regolata da prenotazione, fino all’esaurimento dei posti), possono creare le
condizioni per “erogazione” di “pillole” opportunamente preparate, di concetti-base sulle
problematiche politiche e sociali, ma anche pratiche, legate alla disabilità e sulle possibili soluzioni
-anche impiantistiche e tecnologiche- che obbediscano ai criteri della scienza della sostenibilità.
I brevi, ma incisivi e mirati, interventi saranno studiati per ottenere la massima efficacia
comunicativa e formativa, tenendo ovviamente conto del tipo di pubblico che ciascun evento
richiamerà e quindi del relativo contesto. Gli interventi devono essere di durata limitata, ma al
tempo stesso, in grado di suscitare l’attenzione e l’interesse dell’uditorio, e lasciare un segno –
auspicabilmente permanente- nei partecipanti.
4-3-LE MODALITA’ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO
Il Centro Interuniversitario avvierà lo studio e la progettazione dello spettacolo-tipo (un evento,
offerto gratuitamente, con accesso su prenotazione) e la individuazione di un eventuale svolgimento
itinerante su più Sedi. Uno studio parallelo sarà quello dei contenuti dei contenuti e dei testi della
comunicazione che si attuerà.
4-4-IL SOSTEGNO ALL’INIZIATIVA
Il CIRPS è una Istituzione universitaria, Ente senza fini di lucro, il cui compito istituzionale è la
ricerca e la promozione di tutte le forme della cultura della sostenibilità e della Scienza della
sostenibilità. Una sua nuova Sezione si occuperà in particolare della Disabilità; mentre saranno
anche coinvolte le Sezioni “Salute e Sviluppo” e “Società Sostenibile”.
Gli Enti pubblici, di qualunque natura (dai Ministeri alle Regioni, agli Enti Locali, alle Fondazioni
pubbliche); le Aziende, le Fondazioni private, le Banche e tutti gli Enti interessati alla promozione
della cultura di cui qui si discute e che riconoscano la validità dell’Idea-Progetto, possono
contribuire al finanziamento dell’iniziativa che qui si presenta, seguendo due modalità distinte:
– con una elargizione o donazione, previo Accordo tra le Parti che regoli in dettaglio l’operazione e
vincoli (con impegno sottoscritto dal CIRPS) il Centro Interuniversitario a realizzare quanto
concordato e rendicontare tutte le spese sostenute fino al concorso della somma erogata;
– con la stipula di una Convenzione che regoli l’erogazione di un servizio tecnico-scientifico da
parte del CIRPS, consistente nella predisposizione del materiale informativo e nell’organizzazione e
gestione di eventi finalizzati a quanto sopra richiamato e vincoli la struttura universitaria a curare lo
svolgimento di ciascun evento secondo le modalità e le finalità concordate. Ciascuna Convenzione
prevederà esplicitamente la presentazione, da parte del CIRPS sottoscrivente, di una Relazione
finale a consuntivo di ogni singolo evento e la rendicontazione dettagliata di tutte le spese sostenute.

5- Superamento Direttiva Bolkestein; il turismo dei disabili.

La Direttiva dell’Unione Europea 2006/123/CE, conosciuta come Direttiva Bolkestein, è relativa ai servizi nel mercato europeo comune; è stata presentata dalla Commissione Europea nel febbraio 2004, approvata ed emanata nel 2006. Per quanto riguarda le Concessioni Balneari nei Paesi dell’Unione Europea , la Direttiva costringe alla messa in Gara pubblica delle Concessioni relative agli stabilimenti balneari.
In Italia gli stabilimenti balneari sono circa 30.000. Il superamento della Direttiva diventa possibile se il
gestore dello stabilimento adeguerà la struttura e prevederà di accogliere persone con disabilità (l’8% del totale) con ingresso gratuito, uno spazio a loro dedicato con ombrelloni, passarella sia per l’ingresso, sia per l’accesso al bagnasciuga. Con tali condizioni, l’attività assume il ruolo di Utilità Sociale e ciò porta al mantenimento della Concessione e conseguentemente al superamento della Direttiva in questione. Si può ipotizzare che, entro un periodo ragionevole, gli stabilimenti balneari attrezzati ad accogliere i disabili si supereranno i 20.000. Il punto di novità è che, fino ad oggi, i disabili sono stati esclusi dall’accesso al mare: spingere una carrozzina sulla sabbia, oltre che pericoloso per il quasi certo ribaltamento, è tecnicamente impossibile.
Come è noto, le Concessioni sono scadute il 31/12/2024, ma è stata autorizzata una ulteriore proroga,
proprio per le criticità che le cronache hanno documentato da tempo. Con l’Utilità Sociale, la soluzione è a portata di mano.
Un altro muro cadrà, questo cambiamento darà la possibilità ai disabili di vivere i nostri mari e i laghi,
creando una nuova forma di turismo, anche dall’estero, se opportunamente promosso anche tramite le
Camere di Commercio italiane all’estero, gli uffici commerciali delle ambasciate e consolati italiani, riviste di settore, fiere ecc.
Tuttavia, un problema rimane: le strutture di ricezione, alberghi, ristoranti, campeggi e strutture varie, sono in grado di accogliere una nuova tipologia di così numerosi turisti?
La proposta è che le strutture, con Legge fiscale ad hoc, possano adeguare le strutture per l’accoglienza,
bagni preposti, camere da letto attrezzate, montascale, sollevatori, etc, con una deduzione fiscale per i
lavori per l’adeguamento dell’80%. Questa norma farà partire una economia importante nel settore
edilizio, e una nuova economia nel settore del turismo. Non è irragionevole ipotizzare un incremento del
PIL del 2% .