[Fonte: www.ecoseven.net] 265 milioni di euro sono destinati all’ambiente, ad un’alimentazione più sana invece sono destinati 307 milioni di euro, ma non mancano fondi per trasporti più puliti, per le città intelligenti con migliore efficienza energetica ed aree urbane più vivibili. I provvedimenti contribuiranno ad alzare il PIL e aumentare i posti di lavoro nei prossimi anni
Ricerca e innovazione come antidoto alla crisi economica. La Commissione europea ha messo in campo 7 miliardi di euro: si tratta del più grande pacchetto di finanziamenti, mai stanziati finora. Secondo le previsioni, le sovvenzioni che rientrano nel Settimo programma quadro della ricerca, nel breve periodo, dovrebbero creare circa 174 mila posti di lavoro e nell’arco di 15 anni 450 mila, aumentando il PIL di quasi 80 miliardi di euro.
Da domani sarà pubblicata la maggioranza degli inviti a presentare proposte per ottenere i finanziamenti destinati ad oltre 16 mila beneficiari, tra cui università, enti di ricerca, industria, ma anche e soprattutto piccole e media imprese che, ad avviso di Bruxelles, costituiscono la colonna vertebrale dell’economia UE. Alle PMI sarà destinato un pacchetto di finanziamenti pari a un miliardo di euro.
Per la ricerca destinata a trovare soluzioni per una popolazione che invecchia sono previsti 220 milioni di euro di finanziamenti, rispetto ai 656 disponibili complessivamente per il settore sanitario. A questi, se ne aggiungeranno 240 milioni che provengono dallo stanziamento complessivo di 1,3 miliardi da spendere per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Tic). La restante parte del pacchetto per le Tic andrà a sviluppare infrastrutture di rete e di servizi, nano e micro-sistemi, fotonica e robotica, nonché contenuti digitali legali al linguaggio e ad applicazioni nel campo della salute e dell’efficienza energetica.
Ai migliori ricercatori, giovani e senior attivi in UE, il Consiglio europeo della ricerca assegnerà 1,6 miliardi di euro. Grazie alle azioni “Marie Curie”, invece, oltre diecimila ricercatori altamente qualificati riceveranno quasi 900 milioni di euro per la mobilita’ e lo sviluppo della carriera. Circa 20 milioni saranno destinati ai ’dottorati industriali europei’ che intendono stimolare lo spirito imprenditoriale e la cooperazione tra università, enti di ricerca e imprese.
Per la ricerca nel settore dell’ambiente e quindi per i problemi posti dai cambiamenti climatici sono destinati 265 milioni di euro, mentre per rispondere alla domanda di alimenti più sani la Commissione investirà 307 milioni. Si eleva a 488 milioni il pacchetto dedicato a settori come lo sviluppo di auto ecologiche o per edifici efficienti sotto il profilo energetico. Per i trasporti più puliti, Bruxelles mette sul piatto 313 milioni ed infine prevede di spendere 40 milioni per le cosiddette “città intelligenti” per avere più efficienza energetica e migliorare la mobilita’ urbana.